domenica 8 febbraio 2015

Colle di Vallecupa sopra l'altopiano di Cascina

Alcuni casolari sparsi segnavano la presenza dell’uomo sull’altopiano di Cascina, i loro ruderi trovavano risalto nelcontrasto con la neve, che negli ultimi giorni aveva imbiancato gran parte delle montagne. Dalla strada  ammiravamo tutto ilversante settentrionale di Monte Calvo, che sotto notevoli accumuli aveva ammorbidito il suo profilo di cresta, ma ilpanorama più bello lo scorgevamo dalla cima di una piccola collina non molto distante, Colle di Vallecupa, dove non solopotevamo continuare ad ammirare gli scenari precedenti, ma anche la conca aquilana, la mole del Gran Sasso e parte della Laga.In lontananza c’era anche la Majella che alleggerita dalle nebbie della prospettiva aerea pareva come un’isola a cui approdare.Tutti i panorami si perdevano nel bianco, qualsiasi colore che ne rimaneva fuori viveva un contrasto fortissimo, così facevano glialberi e i cespugli, i cavalli e i casolari. I piccoli paesi di Menzano, Santi e Casaline si tenevano stretti nei loro piccoli nuclei urbani,la neve ne aveva eguagliato forme e colori, tanto da renderli simili a quelli di un presepe.

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