domenica 13 agosto 2017

Anello di Campo Pericoli per le Capanne dell'Alta Val Maone e Pizzo Cefalone

Campo Pericoli si vestiva dei riflessi dorati della falasca e di quelli argentei dei ghiaioni. La luce era nitida, soltanto le cime siincappucciavano di nubi con un andirivieni di nebbie, che si aprivano e chiudevano ai voleri del vento. La parte alta della Val Maone ospitavaun complesso pastorale con ricoveri costituiti da capanne a falsa cupola con tetto a zolle e ripari sotto roccia chiusi a secco. Ormaidismesse da molti anni quelle capanne avevano un fascino severo, circondate da ortiche e vegetazioni rade, al cospetto di magnifichemontagne. Secondo una testimonianza scritta da Corradino Sella erano già conosciute nel 1880, ma con una morfologia differente per il tetto,inizialmente fatto con tavolette di faggio e sostituito poi dalle pseudocupole. Alle loro spalle il versante Nord Est di Pizzo Cefalonemostrava la solenne bellezza della roccia, il sentiero passava per quella via, tracciando il disegno degli antichi circhi glaciali fino al MontePortella.

domenica 6 agosto 2017

Verso il fondo della Grotta Grande del Cervo

I ricordi erano lontani. Eravamo andati alla Grotta Grande del Cervo con Massimiliano Re, uno dei suoi primi scopritori. La bellezza diquell’antro era sempre unica, ogni volta si notavano cose nuove e mai viste, animate da luci ed emozioni, estensioni di pensieri e di poesie disogni fatti di buio e riflessi di calcite. Diretti verso il fondo percorrevamo il Ramo della Luna e il Fiume di Fango, fino araggiungere il magnifico Salone Angeletta, dove gigantesche meduse concrezionate sembravano innalzarsi verso la cava fonda della notte.Andavamo oltre, lungo il Fiume del Silenzio, la grotta era di nuovo completamente diversa, il soffitto basso e scuro, così come le paretiannerite dal diossido di manganese. L’ultimo pozzo si affacciava su di un lago terminale, rimanevo sulla soglia, dove oltre quel limite siestendevano tutti i sogni.